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al testo di Rosetta Sacchi
Solitudini
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Il dì dinanzi un sole ancora smorto di colpo l’afa. E’ estate. Sto sopra un divano posata come una cosa. Non giunge un filo d’aria. Nell’altra stanza un mucchio d’ossa su di un letto.
Sopra un lenzuolo a fiori. Di tanto in tanto una chioma bianca cambia posa. Il cuore si rallegra. E ringrazio Dio. |
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Dedalus
- 20/06/2021 23:03:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
In questa scrittura emerge ancora una volta un credere lapalissiano , assoluto, da parte dell’autrice dell’espressione di se stessa mediante la parola, così passa dall’osservazione dell’ambiente che la circonda al silenzio o dal descrivere un paesaggio con i suoi normali abitatori alla descrizione nuda d’un quadretto familiare "Sto sopra un divano/posata come una cosa/.../Nell’altra stanza/un mucchio d’ossa su di un letto". Nelle sue tematiche nulla viene trascurato ed i suoi versi asciutti e secchi come tocchi che squarciano il silenzio improvvisi narrano imperterriti la vita comune. Scrittura toccante.
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